Gela. I consiglieri comunali di Articolo 4 divisi sul bilancio. La segreteria cittadina del partito, infatti, ha nettamente criticato il voto favorevole al documento finanziario e la stessa permanenza in aula del consigliere Nicolò Gennuso.
Non ci sarebbe stata, stando alla segreteria, alcuna comunicazione preventiva da parte di Gennuso. In sostanza, avrebbe disatteso la linea del partito, fermamente contraria al bilancio di previsione 2014 e al suo contenuto. Per questa ragione, il dito viene puntato in direzione del “ribelle”.
“I patti erano diversi”. “Non mi risulta – spiega invece Gennsuo – che ci fosse alcuna linea del partito. Gli accordi originari erano ben chiari. Massima libertà di scelta. Ho ritenuto che votare il bilancio di previsione fosse quasi un atto dovuto. Peraltro, continuerò a votare gli atti che ritengono utili alla città fino alla conclusione di questa sindacatura”. Insomma, Gessuno difende la sua scelta.
Articolo 4 in cerca d’autore? “Non c’è stata alcuna indicazione preventiva – conclude – peraltro, parliamo di un movimento che non è ancora riuscito neanche ad organizzare un congresso a livello regionale. Così come c’è libertà di scelta a Palermo, credo sia giusto assicurarla anche a livello comunale”. Il consigliere, quindi, marca nettamente il campo rispetto agli altri consiglieri e alla segreteria cittadina.