Gela. Una vera e propria consulenza genetica per valutare i rischi corsi da famiglie già esposte a gravi patologie, in prevalenza legate al ciclo industriale. Il via libera giunge dagli uffici dell’assessorato regionale alla sanità che, in questo modo, hanno già dato mandato all’Asp locale.
Stando al progetto, verranno valutate le posizione di diverse famiglie che hanno subito l’impatto di patologie molto gravi. Si cercherà di capire quale influenza genetica possa sussistere rispetto all’eventuale diffusione della patologia nel nucleo familiare finito sotto esame.
Ma il sistema di consulenza genetica dovrebbe riguardare anche le coppie in attesa di un figlio o, comunque, quelle che dovessero decidere di chiedere ulteriori accertamenti. I fondi economici previsti rientrano nella somma complessiva di circa tre milioni di euro già stanziata dagli uffici regionali per le aree siciliane a rischio ambientale.
Nella documentazione appena varata a Palermo, inoltre, si prevede che le strutture del Vittorio Emanuele, insieme agli specialisti del settore, prendano in carico sia bambini che adulti con anomalie congenite. Nessuno nasconde l’intenzione di voler meglio comprendere l’eventuale connessione tra la presenza industriale e la diffusione di patologie, forse in grado d’incidere a livello genetico.
Per questa ragione, in base agli accordi già conclusi, dovrebbero essere degli operatori universitari ad occuparsi dell’intero percorso. Una serie di convenzioni verrà conclusa con i principali centri universitari dell’isola. Adesso, bisognerà capire se le risorse economiche stanziate possano servire ad avviare un ciclo d’attività oppure siano sufficienti soltanto per un limitato monitoraggio genetico.
