Malattie infettive da ridimensionare? Timori per i pazienti affetti da tbc

 
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Gela. Attività ridotta e pazienti trasferiti in altre unità operative del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Da lunedì, potrebbe accadere nel reparto di Malattie infettive, dove, da alcuni giorni, tre delle quattro stanze disponibili sono occupate da pazienti affetti da tubercolosi.

A lanciare l’allarme è stato Salvatore Di Caro, presidente dell’associazione Late (Libera associazione talassemici emopatici) “Maurizio Nicosia”, secondo il quale il management ospedaliero potrebbe essere costretto a ridurre in day hospital l’attuale attività del reparto. Il pericolo, paventato dagli stessi ricoverati e dagli esponenti dell’associazione Amici del Fegato, è che tutti i pazienti ricoverati siano trasferiti in altri reparti riducendo al lumicino la possibilità di sottoporsi anche ai trattamenti ordinari.
La paziente Rosaria Biundo aveva parlato di difficoltà a trasferirsi in altre strutture del territorio, come del resto Rosa Mosca che assite nelle cure il marito da anni.
“Siamo preoccupati che il reparto possa garantire il solo turno diurno in Dh dalle 8 alle 14 – spiega Di Caro – nonostante le rassicurazioni avute dall’ormai ex commissario straordinario Giorgio Santonocito”. In verità, sulla vicenda è stata investita anche Ida Grossi, direttore generale dell’Asp, annunciando la mobilità di alcuni medici dal presidio ospedaliero Sant’Elia di Caltanissetta per garantire l’attività programmatica del reparto. “Non abbiamo mai parlato di chiusura dell’unità di Malattie infettive – incalza Luciano Fiorella, replicando a Renato Nicosia (socio Late) – Il problema legato alla carenza del personale medico è stato superato”.
Lo stesso capo del personale dell’Asp, Alessandro Mazzara, in visita in città in occasione della presentazione ufficiale del neo management dell’Asp, aveva annunciato l’assunzione con contratti temporanei di alcuni medici e infermieri. Con esattezza è stato annunciato l’arrivo di dieci operatori infermieristici, di due medici al Pronto soccorso e altri reparti, come Malattie infettive.
“Ho percepito la necessità di creare un nuovo clima organizzativo – ha detto Daniela Faraoni, direttore amministrativo – e di rinnovare le relazioni aziendali. Avremo una ulteriore contrazione delle risorse economiche. Individueremo i settori maggiormente in sofferenza per intervenire in modo mirato”.

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