Gela. In quell’appartamento non c’erano armi ma gli agenti di polizia, comunque, trovarono amplificatori, mixer e casse, materiale tutto rubato dai magazzini del PalaCossiga. Così, a processo è finito un giovane romeno.
La segnalazione arrivata ai poliziotti. Una segnalazione arrivata al commissariato di viaZucchetto metteva in guardia: nell’abitazione del giovane ci sono armi. Scattarono i controlli. Gli agenti di polizia, però, non trovarono le armi indicate ma, nella camera del giovane, venne scoperto un intero impianto audio. Materiale rubato solo un mese prima al PalaCossiga e diventato l’impianto musicale personale del giovane, adesso sotto processo per quei fatti davanti al giudice Silvia Passanisi. Durante l’udienza, sia il pubblico ministero Giampiero Cortese che il giudice Passanisi hanno sentito, in qualità di testimoni, gli agenti di polizia che effettuarono la perquisizione nell’appartamento. Hanno confermato l’assenza di armi. Il giovane imputato, invece, è difeso dall’avvocato Anna Comandatore. Intanto, nuovi testimoni verranno sentiti durante le prossime udienze.