Gela. L’Iphone l’avrebbe trovato in un locale di Macchitella, mentre festeggiava il suo compleanno. Dopo averlo tenuto per circa un anno, con la sua scheda inserita, se ne sarebbe poi liberata. E’ arrivato un verdetto di assoluzione nei confronti di una ventenne, che era finita a processo con l’accusa di ricettazione. La denuncia venne presentata dal proprietario dello smartphone, che dichiarò di averlo dimenticato in quello stesso locale. La giovane imputata, difesa dall’avvocato Carmelo Tuccio, ha ammesso di aver inserito la propria scheda nel telefono ritrovato, senza accertarsi a chi potesse appartenere. In realtà, il giudice Antonio Fiorenza, accogliendo la linea difensiva, ha derubricato il fatto a ritrovamento di cose smarrite, reato adesso depenalizzato.
Per questo motivo, è stata pronunciata una sentenza di assoluzione, mentre il pm Sonia Tramontana ha chiesto la condanna della giovane ad un anno e quattro mesi di detenzione.
