Gela. Manca ancora un progetto definitivo del gasdotto che da Gela arriverà lungo le coste maltesi e anche per questa ragione i tecnici del Ministero dell’ambiente attendono prima di rilasciare indicazioni precise, soprattutto sull’iter della valutazione di impatto ambientale. Ad inizio mese, c’è stato un nuovo confronto negli uffici romani del ministero, alla presenza anche dei responsabili della Lighthouse, l’azienda bolognese che si sta occupando delle attività preliminari, compresi i sondaggi geotecnici dell’area interessata al passaggio del gasdotto. “Per quanto riguarda la caratterizzazione ambientale – si legge nel verbale finale – verranno date delle prescrizioni puntuali una volta che sarà definito il tracciato del gasdotto e acquisito il relativo progetto definitivo”. I lavori dovrebbero interessare una parte dell’area del Biviere, che ricade sotto i vincoli dei siti Natura 2000 ed è sottoposta a particolari tutele. L’azienda, per conto delle autorità governative maltesi, deve effettuare le verifiche nell’area locale, compresi tre sondaggi geotecnici. Allo stato, almeno da quanto emerso durante la riunione tecnica di inizio mese, “la documentazione presentata dall’azienda non contiene elementi sufficienti per valutare se la strategia di caratterizzazione adottata sia adeguata alla posa del gasdotto”. Toccherà alla Regione pronunciarsi sulla valutazione d’incidenza ambientale, preliminare ai sondaggi, che verranno effettuati in siti tutelati (anche a mare), nonostante le rassicurazioni giunte dai referenti dell’azienda. Il progetto definitivo dovrà poi passare dalla procedura Via e solo con l’assenso del Ministero dell’ambiente la realizzazione potrà andare verso una fase più avanzata. Dalle coste gelesi, il gas arriverà alla stazione finale di Delimera, sull’isola di Malta. Quello del gasdotto è un progetto fortemente voluto dal governo maltese, nel tentativo di coprire il fabbisogno interno.
Ministri dell’isola dei cavalieri, in passato, l’hanno sponsorizzato in città, quando strinsero una specie di intesa con l’ex giunta Messinese, fatta di viaggi sulla rotta Gela-Malta. La procedura preliminare, però, non sarà sicuramente breve e al ministero attendono dati tecnici definitivi dal governo maltese e dalla società incaricata. La convocazione di inizio giugno non è stata inoltrata ai responsabili della Riserva Biviere, che non sono stati invitati a partecipare, nonostante il gasdotto passi proprio dalla zona vincolata.
Chiediamo le royaltis al governo maltese
che abbia ricadute ecomomiche sul nostro territorio