Armi ai Rinzivillo, primi testimoni in aula: poliziotto ricostruisce fasi indagine

 
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Gela. Ha descritto i tratti salienti dell’indagine che ha poi condotto all’arresto dei presunti armieri di un gruppo vicino alla famiglia Rinzivillo. In aula, davanti al collegio penale del tribunale, è stato sentito uno dei poliziotti impegnati nell’inchiesta “Mutata arma”. La famiglia Rinzivillo, secondo le accuse mosse dai pm della Dda di Caltanissetta, avrebbe potuto contare su armi e droga. Sono a giudizio, Angelo Gagliano, Rosario Vitale, Massimo Castiglia e Luigi Barone. A differenza, di altri presunti complici, già condannati in primo grado dal gup del tribunale di Caltanissetta, non hanno scelto riti alternativi, preferendo difendersi davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore. I poliziotti della squadra mobile di Caltanissetta e quelli del commissariato di Gela seguirono per mesi i presunti fiancheggiatori, ricostruendo viaggi per la droga e la rete delle armi, anche artigianali, che venivano rivendute a diversi acquirenti.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Ilenia Greco, Giuseppe Cascino, Enrico Aliotta e Francesco Villardita.

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