Gela. Rimane nell’istituto di Caltanissetta, dove è stato trasferito subito dopo l’arresto. Il minore che ha tentato una rapina al supermercato “Fortè”, alla Cittadella, si è scusato. E’ stato sentito dal giudice delle indagini preliminari, che ha convalidato l’arresto (come chiesto dai pm). Impugnando una pistola giocattolo, ha tentato di farsi consegnare l’incasso. Un cittadino nigeriano, che spesso aiuta i clienti del punto vendita, si è però accorto di tutto e gli si è avventato contro, facendolo finire a terra. Sul posto, sono poi arrivati gli agenti di polizia che l’hanno arrestato. In quei minuti di paura e caos, anche un militare della guardia di finanza, libero dal servizio, si è accorto di quanto stava accadendo. I poliziotti hanno evitato che potesse reagire, tentando di nuovo la fuga. Come ha spiegato al giudice, l’avrebbe fatto per mettere a disposizione della famiglia i soldi necessari a coprire le spese di un delicato intervento chirurgico, che pare la sorella possa sostenere solo in una struttura sanitaria privata del nord Italia. La famiglia verserebbe in condizioni economiche difficili e il giovane avrebbe tentato questa scorciatoia, con l’obiettivo di portare via l’incasso del market. Si è mosso all’insaputa dei genitori. Il legale di difesa, l’avvocato Joseph Donegani, ha descritto i disagi con i quali il ragazzo e i familiari si trovano a convivere.
Ha comunque ottenuto di fargli sostenere la prova orale degli esami per la licenza media. Solo qualche giorno prima del tentato colpo, aveva affrontato le prove scritte. Dopo l’arresto, pare abbia chiesto ai poliziotti se ci fosse la possibilità, nonostante quanto accaduto, di presentarsi alla commissione d’esame. Sosterrà la prova nell’istituto minorile di Caltanissetta.
Salve, ho letto questo articolo è non sono qui giustificare l’azione delittuosa, ma vorrei tanto che altri ragazzi e adulti si impegnino in una raccolta fondi per poter aiutare questa ragazza è altre persone che necessitano di cure mediche particolari e costose e non lasciarle sole al loro destino. Io non sono ricco ma sono umile e capisco la situazione di questo ragazzo è lo perdono. Per favore cittadini di Gela facciamo qualcosa per aiutare queste persone che anno bisogno di aiuto ascoltiamoli e nel nostro piccolo aiutiamole non lasciamole sole al loro destino. Un solo euro per ogni cittadino e utenti Facebook è Instagram faremo la differenza è aiuteremo un altro giovane a continuare la retta via e non costretto a delinquere. Ps: un vero delinquente non si sarebbe mai scusato per omertà mentre in questa storia si vede lesasperazione di un giovane afflitto dal mal essere della sorella e del totale abbandono della società e istituzioni. Vi chiedo aiuto a tutti cittadini e istituzioni facciamo una raccolta fondi su Facebook basta poco per riportare un sorriso a chi lo a perso.