Gela. Accusati di aver riorganizzato il gruppo di cosa nostra sull’asse Niscemi-Gela. Adesso, il presunto boss Alessandro Barberi e gli altri due indagati Alberto Musto e Fabrizio Rizzo
sono finiti davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta Alessandra Giunta. I difensori dei tre, gli avvocati Francesco Spataro, Flavio Sinatra e Antonio Impellizzeri, hanno optato per il rito abbreviato.
La decisione è stata ufficializzata proprio nel corso della prima udienza. I tre, a differenza di altri presunti componenti del gruppo mafioso che sono già comparsi davanti al collegio del tribunale di Gela, hanno deciso di definire la propria posizione senza arrivare al giudizio dibattimentale.
Dopo la scelta dell’abbreviato, l’attività processuale riprenderà all’udienza del prossimo 15 dicembre. Stando ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta e agli agenti della squadra mobile di Caltanissetta, sarebbero stati proprio Alessandro Barberi e Alberto Musto, nuova leva dell’organizzazione, a rinsaldare i ranghi. Tra i fedelissimi, inoltre, ci sarebbe il pastore Fabrizio Rizzo.