Mafia e politica, La Rosa smentisce… se stesso: non so nulla di attentati

 
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Gela. “Non sono un boss e di progetti di attentati non ne so nulla”. Maurizio La Rosa si difende davanti al Gup Marcello Testaquadra nello stralcio dell’inchiesta “Tetragona”.

Imputato nella maxi operazione antimafia, La Rosa ha ammesso con grande serenità di essere soltanto un “imbroglione”. “Ne ho dette tante – ha confessato – ma non è vero che appoggiavo in campagna elettorale Raffaele Lombardo, né so nulla di progetti di attentati all’allora sindaco Rosario Crocetta. Anzi, venni aspramente rimproverato in carcere da Carmelo Collodoro e Morso per aver disturbato alcuni imprenditori cui avevo chiesto soldi”.
Ed in effetti tra le pieghe dell’indagine emergono le dichiarazioni del pentito Crocifisso Smorta. Si pensò di fare gestire il clan a Carmelo Collodoro, uomo d’onore legato tanto agli Emmanuello quanto ad Alessandro Barberi del clan Rinzivillo. “Si pensava che di sua iniziativa provvedesse a raccogliere il danaro presso gli imprenditori – disse Smorta – Tramite colloqui con i familiari venimmo però a sapere che non aveva alcuna intenzione di svolgere tale incarico”.

Ancor più del rifiuto di Collodoro furono le notizie ricevute in carcere da Emanuele Argenti da questi prontamente girate ai propri sodali a lasciare increduli i membri della consistente colonia mafiosa gelese detenuta presso il carcere di Caltanissetta. Era arrivata la notizia che La Rosa, conosciuto solo come autore di furti e spacciatore di droga – mai utilizzato da Cosa nostra – si presentava presso gli imprenditori per riscuotere la tangente per conto degli Emmanuello. “Tutti inizialmente pensammo che La Rosa agisse su incarico di Trubia Maurizio detto Vincenzo – raccontò Smorta – il quale era stato da noi già utilizzato in passato anche per la latitanza di Daniele e aveva dato sempre buona prova di sé. Nonostante tali voci a noi detenuti ed alle nostre famiglia continuava a non pervenire un soldo. Ieri ha deposto Nunzio Truculento, che ha detto di essere stato rovinato dalla giustizia. Il Gup ha intanto sospeso i termini di custodia cautelare.

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