Presunte omissioni per gli interventi in una confraternita a Farello, scattano accuse contro funzionari

 
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Gela. Ci sarebbero state delle presunte omissioni che avrebbero poi indotto i pm della procura ad ordinare il sequestro dell’immobile della confraternita San Giuseppe, all’interno del cimitero Farello. Un presunto rischio di crollo, generato da possibili mancati interventi. Le indagini partirono dopo diverse segnalazioni, anche alla procura, giunte dal familiare di uno degli associati. Accertamenti sfociati nell’indagine penale, che adesso ha portato davanti al gup del tribunale sia funzionari comunali sia il referente della confraternita. Le accuse vengono mosse contro Roberto Capizzello e Patrizia Zanone, funzionario e dirigente del municipio, e nei confronti di Angelo Rizzo, referente della confraternita. I difensori di Zanone e Rizzo, gli avvocati Cristian Peritore, Rocco La Placa e Franca Gennuso, hanno già optato per il giudizio abbreviato, comunque presentando atti ufficiali che dovrebbero servire ad escludere eventuali omissioni.

Tra le ipotesi d’accusa, c’è quella dei ritardi nelle autorizzazioni per l’effettuazione dei lavori di ripristino, destinati ad evitare infiltrazioni piovane e relativi crolli. Il legale che rappresenta Capizzello, l’avvocato Rita Calò, non ha invece optato per riti alternativi. Anche il funzionario, come gli altri imputati, ha sempre escluso irregolarità o mancati interventi. Dal gup, si tornerà il prossimo novembre.

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