Gela. Ci sono o non ci sono? Il destino dei soldi del Patto per il Sud, necessari a coprire i progetti da realizzare in città, potrebbe essere di nuovo in bilico. Ad inizio anno, sono arrivati gli ispettori a Palazzo di Città, ma l’iter dei progetti è proseguito. Il deputato regionale Nuccio Di Paola ha nuovamente sollevato il caso, dopo la risposta dell’assessore Mimmo Turano ad una sua interrogazione. “In aula – dice – l’assessore Turano ha risposto spiegando che in quattro anni il Comune di Gela non ha prodotto nessuna progettualità e dicendo che intende ‘riprogrammare’ le risorse. Questo ci stupisce perché, dal verbale dell’ispezione fatta a gennaio dalla Regione sullo stato progettuale dei nove interventi, è emerso invece che molti di questi erano già nella fase di progettazione esecutiva e quasi cantierabili. Oggi la parola riprogrammare fa intendere che questi fondi possano essere destinati altrove e non a Gela. Se ciò avvenisse, sarebbe un vero e proprio dramma che si aggiunge alle altre situazioni critiche che la città sta vivendo. Ci rendiamo conto della mole di lavori di cui stiamo parlando? Si tratta di cantieri che modernizzerebbero la città dando ai cittadini maggiori servizi. Non si privino i gelesi di queste risorse, piuttosto il governo Musumeci compia un atto di grande responsabilità, fornendo al Comune di Gela il necessario supporto tecnico per quelle progettazioni rimaste in sospeso, così da finalizzare gli interventi e non perdere i preziosi fondi del Patto per il Sud. Se non si potessero portare a compimento i progetti esistenti, si faccia comunque in modo che le risorse, in un’eventuale riprogrammazione, restino destinate alla città”.
Negli ultimi giorni, l’assessore Ivan Liardi e il sindaco Lucio Greco hanno incontrato i rup comunali che seguono l’iter di tutti i progetti e hanno escluso che possano esserci stop. “La prossima settimana – dice Liardi – sarò alla Regione. C’è un incontro fissato proprio su questo tema e non vogliamo perdere tempo, ma sicuramente non rinunceremo ai finanziamenti”.
