Gela. La scia dei ricorsi non è solo quella verde dei leghisti e dei loro alleati, sconfitti alle amministrative, ma qualcosa potrebbe succedere anche tra le fila della maggioranza blindata del sindaco Lucio Greco. Pare infatti che stia per essere depositato un nuovo ricorso al Tar Palermo. Questa volta, la vicenda è tutta interna alla lista “Azzurri per Gela”, quella costruita anche dal deputato forzista Michele Mancuso. A prendere l’iniziativa sarebbe stato l’avvocato Angelo Cafà, tra i più suffragati e risultato primo dei non eletti, staccato di una manciata di voti da Carlo Romano, che invece è entrato a Palazzo di Città, insieme a Luigi Di Dio e Vincenzo Cascino. La scelta di proporre ricorso sarebbe più che concreta. Non è da escludere che possa riguardare proprio i numeri finali. I giudici amministrativi palermitani potrebbero essere chiamati in causa anche su questo versante, che comunque non andrebbe ad incidere sugli equilibri complessivi di maggioranza, a differenza dell’azione avviata dal drappello di centrodestra, che punta a prendersi la poltrona di sindaco, facendo il ribaltone giudiziario.
E’ una fase delicata, perché i candidati rimasti fuori dal municipio solo per pochi voti vogliano verificare se i dati finali siano effettivamente corretti. Addirittura, potrebbe partire un ricorso anche tra le fila di “Un’Altra Gela”, la lista madre del sindaco Lucio Greco, che ha fatto la parte del leone elettorale, trascinando l’intera coalizione. Anche in questo caso, ci sarebbe l’intenzione da parte di uno dei candidati rimasti fuori nonostante uno scarto assai ridotto.