Gela. Per ora, protesta sospesa, almeno fino a lunedì. Gli ex operatori della sosta a pagamento attendono una risposta dall’amministrazione comunale. Ieri sera, l’ennesima riunione. Potrebbero entrare in campo le agenzie interinali per traghettare l’assunzione degli operatori rimasti senza lavoro e che ieri hanno alzato il livello della protesta. “Vogliamo reperire almeno 45 mila euro – dice il vicesindaco Terenziano Di Stefano – per una copertura finanziaria fino al prossimo ottobre”. Un’assunzione diretta da parte di Ghelas è da escludere, mancherebbero i presupposti, e anche la clausola sociale non viene interpretata come obbligatoria. “I lavoratori hanno apprezzato la buona volontà del sindaco e dell’amministrazione – dicono i sindacalisti Filcams Nuccio Corallo ed Emanuele Scicolone – così, attenderemo lunedì per valutare le proposte e le soluzioni”.
Ieri, quattro ex operatori hanno raggiunto le finestre del primo piano del municipio, minacciando atti plateali. Solo qualche mese fa, Ghelas (che ha ottenuto l’affidamento del servizio strisce blu dal commissario Rosario Arena) e le sigle sindacali di settore di Ugl, Uil e Cisl hanno sottoscritto un’intesa a tutela dei lavoratori esclusi. “In quell’accordo – dice il segretario confederale dell’Ugl Andrea Alario – si prevede la tutela degli ex operatori che hanno la priorità nelle assunzioni e, tra le altre cose, potrebbero essere impiegati nei due parcheggi comunali. Ora, invece, l’amministrazione comunale va indietro. Si rimangia le intese e addirittura convoca solo una sigla sindacale, che non è la più rappresentativa in Ghelas. Spero che il sindaco prenda in esame quell’accordo e apra al dialogo con tutte le sigle sindacali. Gli auspici non sono dei migliori, visto che i lavoratori Ghelas adesso si trovano a non ricevere per intero gli stipendi, a causa dei mancati pagamenti del Comune”.