Gela. E se nelle casse del Comune non fossero stati versati neanche i soldi dovuti dalle cooperative impegnate nei programmi d’edilizia economica e popolare, favorite proprio dagli espropri autorizzati negli anni dai tecnici di Palazzo di Città?
Il dubbio, nelle ultime ore, è stato sollevato dal capogruppo del Pd al civico consesso Giacomo Gulizzi. L’esponente democratico ha ribadito il concetto nel corso dell’ultima seduta di consiglio. “A questo punto – spiega – chiederò tutti i necessari atti agli uffici comunali. Normalmente, gli espropri sono stati pagati intorno ad una cifra non superiore ai 22 euro per metro quadrato. Ma siamo sicuri che questi soldi siano stati versati dai responsabili delle cooperative che hanno realizzato complessi abitativi in giro per la città?”.
Il capogruppo del Pd, davanti a dubbi che potrebbero aprire nuove maglie nel capitolo mai così difficile degli espropri, non nasconde le sue perplessità rispetto all’operato dei funzionari comunali.
“Se dovessero emergere anomalie – continua – di certo, sarebbero il frutto di errori, non so quanto involontari, di dirigenti e tecnici. Per questo, dovrebbero essere molto più presenti in consiglio comunale. Ciò, purtroppo, non accade mai”. Diritti di superficie e diritti di proprietà ceduti agli imprenditori delle cooperative senza alcun ritorno economico per le casse di Palazzo di Città? Il Partito Democratico, adesso, inizia a porsi domande: chissà, se a stretto giro arriveranno anche le risposte?