Gela. Nonostante i ricorsi, la maggioranza del sindaco Lucio Greco non chiude definitivamente la porta in faccia all’opposizione. La vicepresidenza dell’assise civica andrà comunque ad un consigliere dell’altro schieramento, senza preclusioni neanche verso il drappello di centrodestra, che ha scelto di contestare l’esito elettorale davanti ai giudici amministrativi. Una posizione che è emersa dal vertice dei pro-Greco tenutosi nel tardo pomeriggio di oggi a Palazzo di Città. C’erano praticamente tutti i consiglieri fedeli al sindaco. Il posto del vice di Salvatore Sammito (la scorsa settimana eletto presidente dell’assise civica) dovrebbe comunque andare all’opposizione, sempre che i consiglieri dello schieramento battuto riescano a trovare un’intesa. In casa centrodestra, le scintille le hanno già fatte, con il consigliere Udc Salvatore Incardona che ha pubblicamente avanzato la sua candidatura, in alternativa a quella di Gabriele Pellegrino di “Avanti Gela”. Una sfida interna che ha mandato in crisi il gruppo che ha appoggiato alle amministrative il leghista sconfitto Giuseppe Spata. Ma il vertice in municipio è servito anche a trovare una possibile intesa sulle commissioni consiliari, altro nodo da sciogliere prima possibile. Lo schema della composizione delle cinque commissioni (con la riduzione a ventiquattro posti del consiglio comunale è arrivato il taglio della sesta) sarebbe già stato messo a punto. Anche in questo caso, i sedici di maggioranza almeno una presidenza la potrebbero concedere all’opposizione, senza fare necessariamente la “guerra”. Tanti guardano alla guida delle commissioni che vengono considerate strategiche. Così, l’urbanistica potrebbero giocarsela Giuseppe Morselli di “Un’Altra Gela”, Vincenzo Casciana (eletto nelle liste dell’imprenditore Maurizio Melfa ma passato con Greco già in fase di ballottaggio) o Salvatore Incardona dell’Udc (qualora si desse spazio all’opposizione e sempre che il consigliere non decida di aderire alla maggioranza del primo cittadino).
La commissione bilancio, invece, potrebbe spettare ad un presidente donna. Ci sono le ipotesi di Romina Morselli di “Un’Altra Gela” (che ha già diretto i lavori in commissione nel corso della precedente sindacatura), della dem Alessandra Ascia (ex presidente del consiglio comunale) e di Valeria Caci del Popolo della Famiglia. Potrebbe essere un medico, invece, a presiedere la commissione ambiente e sanità. Ballerebbero i nomi del dem Gaetano Orlando, di Carlo Romano (eletto con la civica “Azzurri per Gela”) e di Giuseppe Guastella della lista “Impegno Comune-Popolo della famiglia”. L’intesa definitiva dovrebbe essere suggellata lunedì prossimo, ventiquattro ore prima della seduta dell’assise civica, fissata per la sera di martedì 18 giugno. Mancherebbe solo il “timbro” finale, a garanzia di un accordo che possa evitare inattesi sgambetti.
Tutto sto’ casino solo per le poltrone
sbigatevi a salvare questa città