Dopo le passerelle tutto nel dimenticatoio, i pescatori incontrano il Prefetto

 
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Gela. Di ministri, assessori regionali e deputati ne abbiamo visti e sentiti tanti in questi anni. Il porto è però ancora lì, in attesa che venga finalmente definito ed assegnato il maxi appalto per la sua riqualificazione o che venga semplicemente avviato l’iter per realizzare il braccio di ponente con soldi presi dalle compensazioni Eni.

Si era parlato di accelerazioni dopo la visita del ministro Toninelli, ed invece tutto è sembrato tornare stagnante. Ecco perché ieri mattina in Prefettura a Caltanissetta si è tenuto l’ennesimo incontro per la problematica porto di Gela. Presenti il Prefetto Cosima Di Stani e i rappresentanti  del Comitato porto del golfo di Gela con il presidente Massimo Livoti, Ascanio Carpino e Davide Calabrese dell’associazione dei pescatori.

L’iter è in forte ritardo – hanno riferito al Prefetto i pescatori – per questo motivo lo stesso prefetto convocherà nei prossimi giorni un nuovo incontro con la Regione siciliana, Comune di Gela, Capitaneria di Porto e le autorità di competenza, per la verifica delle procedure dell’iter dei lavori previsti dall’accordo firmato nel 2016 e il degrado strutturale all’interno del porto rifugio.

1 commento

  1. Dispiace dire che purtroppo i signori di caltanissetta non hanno interesse a risolvere
    il problema porto , il loro sbocco sul mare è Licata quando ci vuole a capirlo prova ne è
    che la strada statale Gela – cl dovevano chiamarla caltanissetta – mare difatti
    si trova a pochi chilometri da Licata
    meditate, e non parliamo di campanilismo
    ma parliamo di strategie atte ad affossare
    una comunità come quella Gelese e il suo comprensorio
    Tanto non verrà pubblicata come tante altre

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