Gela. Lascia il carcere e avrà l’obbligo di dimora. Il cinquantasettenne Emanuele Zappoti, lo scorso gennaio, era stato arrestato con l’accusa di detenzione d’armi. In un appartamento a sua disposizione i carabinieri trovarono un fucile semiautomatico, una pistola e diverse munizioni. Erano avvolti in un telo, nel bagno. Nel corso del successivo interrogatorio, ha ammesso di possederle ma di non averle usate. La misura della custodia cautelare in carcere è stata confermata e in questi mesi è rimasto detenuto. Il giudice delle indagini preliminari, adesso, ha accolto le richieste avanzate dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Maurizio Scicolone. Zappotti lascia il carcere. Dalla perizia tecnica condotta sulle armi sarebbe emerso proprio un mancato uso.
Elementi che probabilmente la difesa potrà far valere nel corso del successivo procedimento. Insieme all’indagato era stato arrestato un altro uomo, ma i giudici del riesame hanno annullato l’ordinanza. Ha spiegato di essersi trovato in quella casa solo dopo aver ricevuto ospitalità da Zappotti, che gliela concesse per alcuni giorni.