Palermo. “Non ho mai provato l’ebbrezza di una canna, sarebbe uno dei tanti piaceri che potrei concedermi quando non sarò più governatore della Sicilia, dal 31 luglio”.
Lo dice Raffaele Lombardo, governatore della Sicilia, durante La Zanzara su Radio 24. “Dicono che sia una cosa piacevole, per questo parlo di ebbrezza”, aggiunge Lombardo ai conduttori della trasmissione Giuseppe Cruciani e David Parenzo. “Quando mi ritiro – aggiunge Lombardo – mi dedicherò all’agricoltura e coltiverò anche la marijuana, so che è illegale ma pazienza”. Ma la Sicilia è pronta a un presidente omosessuale come l’ex sindaco di Gela Crocetta dopo le accuse di omofobia ricevute da una guida americana? “Certamente sì – risponde Lombardo – e quelle della guida sono solo stupidaggini. Io collaboro quotidianamente con omosessuali e qui non c’è nessun problema. Rosario Crocetta è stato sindaco della città più difficile della Sicilia, ha fatto bene, la Sicilia l’ha voluto europarlamentare e potrebbe senza dubbio diventare governatore”. Poco dopo le agenzie di stampa battono queste precisazioni: “Ho partecipato alla trasmissione ‘La Zanzara’ su Radio 24 adeguandomi al tono ironico del programma e assecondando le provocazioni, sempre simpatiche e mai volgari, dei conduttori, in una conversazione dai toni evidentemente surreali, a partire dalle battute dedicate all’uso di marijuana, distante anni luce dal mio modo di concepire la vita”. Lo scrive sul suo blog il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, dopo la sorpresa prodotta dal suo intervento nel quale aveva provocatoriamente affermato: “Non ho mai provato l’ebbrezza di una canna, sarebbe uno dei tanti piaceri che potrei concedermi quando non saro’ piu’ governatore della Sicilia, dal 31 luglio”. Aggiunge il governatore: “Esperienze come questa servono a sdrammatizzare la politica ed a rendere piu’ umano ed accessibile il volto di chi governa, troppo spesso eccessivamente impegnato nella gestione delle grandi questioni che quotidianamente coinvolgono una realta’ complessa come la Sicilia, da dimenticare anche l’aspetto ludico della vita.