Gela. Lo sviluppo delle imprese metalmeccaniche locali passerà dal mare. Sarà realizzata una Yard, ovvero un’area attrezzata adibita all’assemblaggio di grandi manufatti in carpenteria metallica che necessitano l’imbarco diretto dal luogo di prefabbricazioni non essendo trasportabili tramite mezzi gommati.
La Raffineria ha dato disponibilità a concedere l’area per la Yard, individuata all’estremo sud-ovest del petrolchimico di contrada Piana del Signore. Il progetto, ancora agli albori, è stato illustrato ieri al municipio dal consiglieri comunali Guido Siragusa e Giovanni Cravana. “Il comune sarà capofila di un consorzio che includerà le ditte più importanti che operano prevalentemente nell’indotto della Raffineria – spiega Cravana – Oggi è il primo tassello per la costituzione di una progetto importantissimo per lo sviluppo economico del settore metalmeccanico. Lo dico da consigliere comunale e delegato dal sindaco, oltre a essere parte interessata con l’indotto. Non possiamo prescindere dalla mission dell’Eni – prosegue – che è la competitività. La realizzazione della yard diventa essenziale perché le imprese locali possono diventare competitive rispetto ad altre. Se si riuscisse a creare quello che è intenzione dell’amministrazione comunale e trasportare via mare si potrebbe dare uno sprint in più a tutte le imprese dell’indotto e quindi creare nuovi posti di lavoro, essere competitivi e lavorare di più”. Il progetto prevede l’impiego di manodopera di 200 unità, provenienti dal settore metalmeccanico, con un fatturato medio annuo di 75 milioni di euro. “Possiamo concorrere ad avere degli investimenti da parte della Regione e dell’Europa – sottolinea il consigliere Siragusa – Sono opere che devono godere dei finanziamenti perché rientrano nel piano strategico nazionale delle infrastrutture regionali a cui si può attingere. Lo Yard deve essere compatibile con le scelte economiche della nostra amministrazione e deve godere dell’interesse delle nostri investitori. Con questa opera, quando inizieremo a realizzarla, potremmo mettere le nostre imprese metalmeccaniche alla pari rispetto a quelle di Siracusa e Trapani. La Raffineria ha dato la disponibilità alle aree, quindi partiamo da questo concetto assodato”.