Gela. Come anticipato nelle scorse ore, è diventata definitiva la condanna a quattro anni e sei mesi nei confronti della cinquantenne Giuseppa C. All’esito di una complessa vicenda giudiziaria, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, in esecuzione dell’ordine di carcerazione disposto dalla Procura della Repubblica di Gela, l’hanno tratta in arredto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La vicenda risale a circa dieci anni fa e riguarda un’operazione di polizia giudiziaria condotta dalle Fiamme Gialle gelesi, che aveva permesso di smascherare un’organizzazione criminale composta da ben 88 soggetti, della quale l’odierna arrestata faceva parte, dedita al traffico internazionale di droga, in collegamento con l’organizzazione mafiosa di “Cosa Nostra” ed operante sul territorio di Gela e Niscemi.
La vicenda penale era stata inizialmente incardinata presso la Direzione Distrettuale Antimafia nissena e poi successivamente trasferita, per competenza, alla Procura della Repubblica gelese. La Sentenza del Tribunale Ordinario di Gela del 2015, è stata poi ribadita nei successivi gradi di giudizio fino ad essere definitivamente confermata dalla Corte Suprema di Cassazione nel 2019, mediante il rigetto di un ricorso presentato dall’avvocato difensore della persona arrestata.
La condanna definitiva, per reati riguardanti fatti avvenuti nel 2007, è di 4 anni e 6 mesi, oltre a 20.000 euro di multa ai danni di una donna gelese che, all’epoca dei fatti, era risultata attiva nel trasporto della droga e nel favorirne l’ingresso nel comprensorio gelese.
La definitiva condanna dell’arrestata, all’esito dell’ultimo grado di giudizio, avvalora la bontà delle attività investigative a suo tempo condotte dalle Fiamme Gialle gelesi, che si inseriscono nel più ampio dispositivo di contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, costante impegno della Guardia di Finanza, che mira alla salvaguardia della vita umana e del benessere collettivo.