L’estorsione ai danni di un imprenditore locale, condannato cittadino romeno: caso in Cassazione

 
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Gela. Dovrebbe tenersi entro luglio il giudizio in Cassazione successivo al ricorso presentato dalla difesa del romeno trentunenne Marian Iacob, accusato di aver tentato di estorcere denaro ad un imprenditore locale, titolare di un’azienda d’autotrasporto. I poliziotti del commissariato lo arrestarono insieme ad un connazionale, mentre stava per incassare una presunta tranche dei soldi imposti all’uomo. Senza i soldi, almeno secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe potuto subire delle ripercussioni. Iacob, difeso dall’avvocato Davide Limoncello, ha invece sempre negato di aver chiesto denaro a titolo estorsivo. Ha spigato di essersi rivolto all’imprenditore dopo aver saputo che altri suoi connazionali avevano ricevuto l’incarico di ucciderlo. Un presunto piano di morte che sarebbe stato predisposto da un familiare. Una versione che nei precedenti gradi di giudizio non è stata accolta.

Il cittadino romeno, per diversi anni residente in città, è stato condannato a quattro anni e due mesi di detenzione. Il legale ha già depositato il ricorso in Cassazione e dovrebbe essere trattato entro la pausa estiva. L’imprenditore, invece, è parte civile nel procedimento, assistito dall’avvocato Giacomo Ventura.

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