Gela. Gli arresti domiciliari gli vanno concessi. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta hanno accolto il ricorso presentato dal legale di fiducia del quarantasettenne Salvatore Stamilla, condannato in appello a quattro anni e due mesi di reclusione dopo essere stato arrestato per il possesso di un notevole quantitativo di eroina. I carabinieri lo bloccarono mentre ritornava da Palermo, dove aveva acquistato la droga. In primo grado, venne condannato a sei anni di reclusione, ridotti a quattro anni e due mesi in appello. Il legale, l’avvocato Salvo Macrì, facendo leva sul verdetto dei giudici d’appello di Caltanissetta, ha chiesto alla stessa corte la sostituzione della misura cautelare, di modo da consentire a Stamilla la detenzione domiciliare, lasciando il carcere dove è detenuto da oltre un anno. La Corte d’appello ha però respinto la richiesta e il difensore si è rivolto al riesame. Ha spiegato le ragioni che l’hanno indotto a indicare una misura meno afflittiva e non invece la revoca della detenzione. La linea del legale è passata e i giudici del riesame hanno detto sì ai domiciliari.
Di recente, Stamilla è stato condannato, in primo grado, nel giudizio scaturito da un’altra inchiesta antidroga, quella ribattezzata “Drug station”