Gela. Picchiato e derubato del camion usato per la sua attività di ambulante di frutta e verdura. Per gli investigatori, però, avrebbe cercato di coprire i responsabili, negando di conoscerli per non farli identificare. Finito a processo, con l’accusa di favoreggiamento, per lui è arrivata l’assoluzione. Il “fatto non costituisce reato”, così si è pronunciata il giudice Elena Kildani, davanti alla quale l’ambulante è finito a processo. Il legale di difesa, l’avvocato Francesco Incardona, è riuscito a dimostrare che in realtà la vittima dell’aggressione non avrebbe fatto nulla per coprire i responsabili, anzi decise anche di costituirsi parte civile nel procedimento ai loro danni e inoltre presentò regolare denuncia. La difesa ha escluso qualsiasi intenzione dell’uomo di sviare le indagini.
Dopo quanto accadutogli tra le strade del quartiere Settefarine, riportò diverse ferite. Il mezzo da lavoro sottrattogli venne successivamente ritrovato dalle forze dell’ordine. Il giudice ha accolto la linea esposta dal legale, pronunciando un verdetto favorevole.