Gela. Il cerchio politico intorno alla nuova giunta comunale tarda a chiudersi, anche perché i malumori interni alla maggioranza sono aumentati negli ultimi giorni. I gruppi che hanno messo i voti nella cassaforte elettorale del neo sindaco non ci stanno a rimanere senza rappresentanza, in giunta o addirittura alla presidenza dell’assise civica. La maggioranza “arcobaleno” di Greco tenterà di arrivare alla prima seduta dell’assise civica con un accordo politico. Il sindaco darà fiducia al più suffragato della sua alleanza Salvatore Sammito oppure aprirà ad una soluzione diversa, magari per ricambiare l’appoggio dell’area che si rifà a Sicilia Futura oppure a quella del presidente della Regione Nello Musumeci? Ad oggi, manca l’incastro, anche perché la poltrona di presidente vale molto e anche l’opposizione potrebbe approfittare di eventuali svarioni dei pro-Greco. Il puzzle della giunta, invece, è tutt’altro che facile da mettere insieme. Gli ex Messinese confluiti soprattutto nel Popolo della Famiglia, politicamente poco graditi in giunta, potrebbero entrare con l’allargamento a sette.
A quanto pare, non sarà neanche necessario adeguare lo statuto comunale, la giunta ampia sarà possibile dopo sessanta giorni dalla pubblicazione in gazzetta della nuova legge regionale. Confermati Terenziano Di Stefano (Una Buona Idea), Nadia Gnoffo (Azzuri per Gela in “quota” Mancuso) e Florinda Iudici (indicata dall’area Casciana-Gulizzi), nelle ultime ore si è fatta più concreta la possibilità che in giunta, da subito, possa entrare l’avvocato Ivan Liardi, esponente autonomista che ha contribuito alla rappresentanza del gruppo “Impegno Comune”, confluito nell’accoppiata elettorale con il Popolo della Famiglia. Il professionista era già entrato nell’elenco iniziale degli assessori che Greco ha poi modificato in corsa, prima della presentazione delle liste. L’ultimo posto dovrebbero accaparrarselo i dem, con l’assessore che verrà ufficializzato domani, al termine della direzione cittadina. La soluzione Liardi rischia però di rafforzare le polemiche interne, dato che i due eletti nella lista “Impegno Comune-Popolo della Famiglia”, Giuseppe Guastella e Valeria Caci, non si riconoscerebbero in questa designazione. Ovviamente, bisognerà poi decidere anche i due posti dell’allargamento. Greco e i suoi hanno problemi d’abbondanza ma pochi spazi disponibili.
