Gela. Lavoratori dell’indotto e giornalieri del diretto Eni fermi per un’ora in solidarietà con quindici operai dell’azienda Riva e Mariani, da luglio destinatari di un provvedimento di licenziamento.
I quindici, come nelle scorse settimane, hanno organizzato un sit in di protesta davanti l’ingresso principale della fabbrica.
“Ci sentiamo abbandonati da tutti – spiegano – anche il sindacato non riesce a sbloccare questa situazione. L’azienda ci ha licenziati mentre continua ad avviare cantieri in giro per l’Italia e non solo”.
I manager Riva e Mariani, inoltre, hanno deciso di attendere il definitivo piano industriale di Eni per i prossimi anni prima di dare una risposta definitiva sul futuro del gruppo all’interno dello stabilimento di contrada Piana del Signore.
Il clima è sempre più teso e senza risposte, dopo il nulla di fatto degli scorsi mesi in prefettura, gli operai Riva e Mariani licenziati non escludono azioni plateali. “Siamo veramente alla disperazione – concludono – non riusciamo a capire quello che sta accadendo”. Intanto, il cantiere dell’azienda è fermo a seguito dell’astensione dal lavoro dei colleghi degli operai in sit in.