Gela. Emergenza sicurezza e igienica ai Poliambulatori, sede anche dell’ufficio Igiene del Distretto sanitario che fa capo all’Asp di Caltanissetta. Una donna è dovuta ricorrere alle cure mediche ospedaliere per essere incappata in una buca nel piazzale di accesso ai Poliambulatori di via Butera. La malcapitata se l’è cavata con qualche contusione. Era andata peggio ad un’altra utente che tre settimane prima si era procurata la frattura ad un braccio inciampando nella stessa buca del piazzale ricoperto da erbacce, segno di abbandono ed incuria. Secondo i bene informati gli incidenti agli utenti sarebbero frequenti. A farne le spese anche un dipendente della struttura sanitaria, che avrebbe perforato lo pneumatico della sua autovettura dopo essere incappato su alcune sporgenze di ferro.
Si tratta di una condizione di disagio già segnalata dalla nostra testata, ma ignorata dagli organi competenti, due anni fa quando nel parlare di immobilismo del management evidenziammo i “tagli” di servizi alle unità operative. La cattiva gestione era sfociata, nel 2017, anche in un provvedimento di chiusura dei servizi igienici e dell’unità operativa di Oculistica ordinato dai carabinieri del Nas di Ragusa.
Quasi a mortificare l’utenza del territorio a sud della Provincia nissena ci aveva pensato l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi regionali), retta da Francesco Bevere, che esprimeva parere favorevole sulla “valutazione dell’operato del management” evidenziando il raggiungimento di obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi “secondo le prospettive del cittadino” tanto da consentire il prelievo dalle casse dell’Asp di Caltanissetta di ingenti somme quali compensi extra.
Da allora è cambiato il solo manager dell’Asp Cl2 ma la situazione ai Poliambulatori sembra essere precipitata.
Una soluzione ,c’e’ uscire definitivamente
da questa provincia che ha procurato solo danni alla nostra comunità, purtroppo
le decisioni sulle sorti della nostra città sono
presi da cl che di Gela gli interessa solo il bacino d’ utenza