Gela. Ordinanza annullata e il sessantenne Luigi Gennaro lascia il carcere e non avrà altre misure cautelari da osservare. E’ accusato di aver avuto un ruolo nella gestione di una maxi coltivazione di marijuana, scoperta in contrada Macconi dai poliziotti della mobile di Caltanissetta e da quelli dei commissariati di Acate e Gela. Insieme a lui, sono stati arrestati i vittoriesi Giuseppe Frasca e Alessandro Trigona e il comisano Sebastiano Castello. Il sessantenne gelese, dopo il blitz dei poliziotti, è stato trasferito in carcere con gli altri coinvolti. I giudici del tribunale del riesame di Catania, però, hanno accolto le richieste avanzate dai difensori, gli avvocati Giuseppe Nicosia e Vittorio Giardino. L’operaio, già al momento dell’arresto, ha subito spiegato che in quei terreni si trovava per dare una mano ai parenti. Gennaro lavora stabilmente fuori dalla Sicilia ed era rientrato solo per qualche giorno.
I difensori, anche al riesame, hanno ribadito l’assoluta estraneità ai fatti dell’indagato. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 770 chili di marijuana. Gli altri indagati hanno insistito sul fatto che si trattasse di una coltivazione autorizzata, per la canapa a scopo terapeutico.