Gela. Sospetta di essere stata vittima di una truffa, che allo stato ha indotto i funzionari Inps a bloccarle la carta Rei del reddito di inclusione e la possibilità di accedere a quello di cittadinanza. Una disoccupata quarantunenne gelese ha deciso di denunciare i fatti ai magistrati della procura. E’ emerso che lo scorso marzo sarebbe partita una richiesta di attestazione Isee, a suo nome, ma con dati reddituali del tutto difformi. Anomalie che hanno indotto i funzionari dell’Inps a bloccare la carta Rei e a negarle la possibilità di richiedere il reddito di cittadinanza. La donna, che ha già dato mandato all’avvocato Angelo Cafà, in realtà non avrebbe richiesto nessuna attestazione. Attraverso il difensore, ha scoperto che la richiesta sarebbe partita da un ufficio Caf di Riesi. Inizialmente, l’addetto si sarebbe giustificato adducendo una svista.
Dopo diverse richieste di ulteriori chiarimenti e documenti, l’uomo avrebbe fatto perdere le sue tracce, rendendosi irreperibile. A questo punto, la quarantunenne e il suo legale non escludono un tentativo di truffa e si sono rivolti ai magistrati. La donna, allo stato, ha perso la possibilità di accedere alle somme, con notevoli danni a lei e alla sua famiglia.