Gela. Si rischiano ritardi e una possibile paralisi di alcuni settori nevralgici, come quello dei giudizi in materia di lavoro. L’allarme, da Palazzo di giustizia, lo lanciano il presidente del tribunale Paolo Fiore e il procuratore capo Fernando Asaro. Gli organici, sia di magistrati che di personale amministrativo, sono fin troppo esigui. A settembre, quattro dei quattordici magistrati in pianta organica verranno trasferiti in altre sedi e potranno essere rimpiazzati non prima dell’autunno del 2020. “Con un terzo dei magistrati in meno che dovrebbe avere – ha detto Fiore intervistato dal TgR regionale – il tribunale subirà dei ritardi, soprattutto alla sezione lavoro. I due giudici in organico verranno trasferiti”. Da sei anni, i numeri del personale sono in calo mentre il carico di lavoro è aumentato almeno del trenta per cento.
Ancora più esplicito è Asaro. “Chiediamo la presenza dello Stato – ha spiegato – in tutte le sue articolazioni maggiori. Serve una rimodulazione delle piante organiche, sia dei magistrati che del personale amministrativo, che consenta a questo territorio di avere una procura che non sia il sud del sud ma che sia in grado di svolgere la propria attività”.