Gela. Le hanno indebitamente trattenuto un mese e mezzo di stipendio perché insegnante senza cattedra. Una insegnante precaria si è rivolta al tribunale per ottenere quei soldi che le spettavano.
Sono stati citati in giudizio sia il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Economia e Finanze.
I ministeri hanno trattenuto indebitamente alcune somme di denaro perché ritenevano che l’insegnante, per circa un mese e mezzo, non avesse prestato servizio in quanto senza cattedra, e ciò sebbene la stessa fosse in possesso di regolare contratto di lavoro a tempo determinato stipulato.
L’insegnante ha fornito, tramite l’avvocato Giuseppe Smecca, la prova del rapporto di lavoro e, di essere stata regolarmente in servizio con riferimento al periodo in questione. Il Tribunale di Gela, Sezione Lavoro ha condannato entrambi i Ministeri, in solido tra loro, a rimborsare all’insegnante le somme indebitamente trattenute, oltre interessi, rivalutazione e spese legali.
