Gela. Affetta da tubercolosi è stata costretta al ricovero in una stanza dell’astanteria del Pronto soccorso. La paziente ha atteso cinque giorni il suo trasferimento presso una struttura ospedaliera più adeguata e con un posto letto disponibile.
La malcapitata ha pagato sulla propria pelle i disagi della malasanità legata alla mala politica sfociata in tagli e riduzione di servizi importanti del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” come nel caso dell’unità operativa di Malattie Infettive. La stanza dell’Astanteria messa a disposizione dai medici del Pronto soccorso, spesso usata anche per stipare bevande o medicinali, adesso potrebbe rimanere chiusa per almeno tre giorni a seguito di una disinfestazione.