Gela. Alcuni mesi dopo il suo insediamento, il commissario Rosario Arena ha ritenuto di dover “alleggerire” le casse dell’ente facendo a meno di due organismi di controllo, che invece erano stati voluti dall’ex amministrazione Messinese. Così, sono stati annullati i provvedimenti di nomina dei componenti del nucleo piano strategico e di quello controllo gestione. Ragioni di costi, ritenuti eccessivi, e di funzioni, considerate già di competenza di altri organi. Le attività di verifica adesso sono concentrate tutte intorno al Collegio dei revisori dei conti e all’Organismo indipendente di valutazione. In entrambi i casi, il commissario ha provveduto ad adeguare al rialzo i compensi dei professionisti che ne fanno parte. Qualche settimana fa, è toccato ai revisori, in base a quanto previsto dalla normativa in materia. Un impegno spesa complessivo di circa 96 mila euro per l’intero 2019. Stanziamento che copre anche i rimborsi spese per i viaggi e i trasferimenti. Allo stesso tempo, l’aumento viene riconosciuto fin dall’insediamento ufficiale in municipio dei tre professionisti. In termini di cifre, significa che i due componenti Pietro Gioviale e Giuseppe Nicoletti otterranno 15.670,OO euro all’anno. Al presidente Carmela Ficara, commercialista catanese, toccheranno invece 23.505,OO euro all’anno. Proprio i compensi dei revisori fanno da parametro anche all’aumento deciso per i componenti dell’Organismo indipendente di valutazione.
Il commissario ha disposto un compenso corrispettivo a quello base dei revisori. Stessi numeri, quindi, per il presidente Nunzio Brentino (23.505,00 euro annui) e per i componenti Francesco Occhipinti e Giovanni Tomasi (15.670,00 euro all’anno). Nella determina, si legge che “nei predetti provvedimenti di nomina il compenso spettante ai componenti dell’Oiv è stato erroneamente ridotto del 10 per cento rispetto al compenso base spettante ai componenti del Collegio dei Revisori dei Conti”. Arena, che sta per congedarsi dal municipio in attesa dell’insediamento del neo sindaco Lucio Greco, ha così dato seguito alla richiesta avanzata proprio dai professionisti dell’Oiv, che di recente hanno chiesto l’adeguamento dei loro compensi (senza pretenderlo per i periodi precedenti).