Gela. Per ora, di ufficiale c’è solo l’attribuzione dei seggi definita dai tecnici dell’assessorato regionale delle autonomie locali. In base al “verdetto”, che dovrà però essere confermato dalla commissione elettorale e potrebbero esserci eventuali ricorsi, in consiglio entra un mix tra volti stranoti e nuove “leve”. Un seggio tocca allo sconfitto Giuseppe Spata, che salvo sorprese si dovrebbe accomodare tra i banchi della Lega insieme ad Emanuele Alabiso. Nello schieramento d’opposizione, almeno teorico, spazio alla grillina Virginia Farruggia (una conferma per lei), al fronte di Pino Federico, con i gettonatissimi di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, Salvatore Scerra (già vicepresidente del consiglio comunale) e Sara Cavallo, al coordinatore cittadino dell’Udc Salvatore Incardona e ai due consiglieri eletti nelle liste dell’imprenditore Maurizio Melfa, Vincenzo Casciana e Paola Giudice (che hanno preso le distanze dall’ex assessore sconfitto al primo turno).
Nel blocco di maggioranza, invece, si rivede il più suffragato Salvatore Sammito (consigliere uscente) e con lui, tutti espressione della lista di Lucio Greco “Un’Altra Gela”, entrano Rosario Trainito, Giuseppe Morselli e Pierpaolo Grisanti. Al momento, rimarrebbe prima dei non eletti l’ex consigliere Romina Morselli (dato che il parametro usato dall’assessorato andrebbe a premiare Sara Cavallo). L’ex presidente della commissione bilancio potrebbe però rientrare da subito a Palazzo di Città se Sammito accettasse l’incarico di assessore (è stato designato da Greco). Tra le fila di “Azzurri per Gela” (il gruppo forzista del deputato Ars Michele Mancuso) i numeri premiano Luigi Di Dio, Vincenzo Cascino e Carlo Romano. In maggioranza, anche l’uscente Giuseppe Guastella e l’ex assessore della giunta Messinese Valeria Caci (Impegno Comune-Popolo della famiglia), i dem Gaetano Orlando e Alessandra Ascia (presidente del consiglio nella scorsa consiliatura) e il trittico targato “Una Buona Idea” composto da Diego Iaglietti, Rosario Faraci e Davide Sincero. Niente è da escludere, neanche eventuali ricorsi.