Gela. Qualcuno potrebbe considerarlo il classico caso di un cervello in fuga. Ed in parte la storia della designer gelese Francesca Jennifer Puzzo lo è.
Essere però confermata come progettista dell’allestimento per il salone del mobile 2014, dello SPY HAIR di Renato Picassi, hairstylist di diverse celebrities, è sicuramente motivo d’orgoglio.
Esempio concreto di un percorso di crescita in salita, iniziato tra i banchi dell’università di Palermo e che continua, per esigenze di settore, a Milano, dove lavora come designer per aziende e privati e come project manager per la rinomata agenzia di comunicazione TBWA. Il 10 Aprile, il visitatore potrà introdursi in un percorso che valorizza la Sicilia, nella sua varietà intrinseca, capace di contaminare. Probabilmente per significare in modo più marcato il progetto d’allestimento, la Puzzo ha intessuto una stretta collaborazione con l’azienda comisana Nero Sicilia che si occupa di trattamento e funzionalizzazione della pietra lavica che diventa pavimento, rivestimento per esterno e possibile oggetto di design. Proprio la pietra lavica sarà protagonista indiscussa dell’allestimento ricoprendo le mura neutra richiamando alla colata magmatica e creando uno sfumare cromatico in cui, per ovvie ragione, resta protagonista il grigio fumo. Al tatto e alla vista l’utente avrà modo di apprezzare una “pelle” di rivestimento realizzata attraverso l’accostamento di listelli, di differenti dimensioni, impreziositi da texture colorate, geometriche e decorative, realizzate fondendo sulla pietra lavica una sottilissima polvere di vetro riciclato dagli schermi a tubo catodico di vecchi televisori e pc.
Altra protagonista dell’evento sarà la letteratura con una serie di citazioni proposte della professoressa Francesca La Mantia. Durante la serata, infatti, saranno letti stralci di novelle, racconti e romanzi di autori Siciliani come Verga, Vittorini, Sciascia e Quasimodo che ci hanno consegnato descrizioni celeberrime della nostra terra legate alla bellezza naturale e, soprattutto a quel riferimento metaforico, quale l’Etna, spesso utilizzata per figurare l’indole contraddittoria e oscillante dei siciliani, dall’omertà paragonabile alla durezza della pietra al carisma travolgente di una cultura dinamica, riferibile alle eruzioni laviche. L’allestimento sarà arricchito dalla mostra del fotografo Simone Durante che ha fissato attraverso l’obiettivo squarci della bellezza, spesso incontaminata, della sicilia. Durante la serata, l’intrattenimento musicale sarà curato dal gelese Massimiliano Castellana accompagnato dal pianista milanese Stefano Pennini. Insomma, il 10 aprile dalle 19 ci sarà un’isola di sicilianità in terra lombarda, momento unico per riscoprire la forza della tradizione.