Gela. Un appalto da quasi un milione di euro che non smette di creare tensione e contese. Per questa ragione, i lavori di consolidamento del costone sud di via Romagnoli stentano a prendere il via.
Gli imprenditori della Bcs costruzioni di Mistretta, primi assegnatari dell’appalto, hanno presentato ricorso al tar dopo la loro esclusione.
I giudici palermitani, però, hanno appena bocciato le richieste giunte dai legali del gruppo. Veniva contestata la nuova aggiudicazione in favore della catanese Cospin srl. Con il ricorso presentato, gli imprenditori esclusi chiedevano che fosse annullata l’efficacia della nuova assegnazione.
Proprio per questo motivo, indicavano le responsabilità sia dei funzionari dell’assessorato regionale infrastrutture e mobilità sia di quelli dell’Urega di Caltanissetta che, invece, hanno materialmente organizzato e gestito la gara d’appalto.
“Pur non potendosi escludere l’eventualità che si determini l’allegato pregiudizio – si legge nell’ordinanza emessa dai giudici del tar – tuttavia, i profili di censura dedotti non appaiono, allo stato, supportati da sufficiente fumus boni iuris, tale da indurre ad una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso”.
Un verdetto che, questa volta, potrebbe sbloccare la stasi e consentire l’avvio di un cantiere, annunciato da mesi dall’amministrazione comunale.
