Palermo. Il neo segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti ha mandato i suoi emissari a sondare il campo sull’isola. Ieri, a Palermo, Marco Miccoli e Marina Sereni (componenti della segreteria nazionale) hanno incontrato i referenti dell’area del partito che si rifà proprio al segretario nazionale. C’erano deputati regionali e i “big” democratici di sempre. All’incontro ha partecipato l’ex parlamentare regionale Lillo Speziale (tra i riferimenti principali del segretario cittadino Peppe Di Cristina). Non sembra un caso, dato che il “modello Gela” è sotto la lente di ingrandimento. In attesa di conoscere l’esito elettorale con le urne di domenica, nella stessa coalizione, quella del “civico” Lucio Greco, i dem stanno insieme ai forzisti. Gli emissari di Zingaretti hanno però fatto capire che l’esperimento, tale rimarrà. L’intesa moderata non pare interessare ad uno Zingaretti che guarda invece ad un polo di centrosinistra, decisamente differente dall’alleanza nella quale ha scelto di stare il Pd (senza simbolo) in questa tornata delle amministrative. A conclusione del ballottaggio, probabilmente i democratici, che in città hanno perso tanti pezzi e si devono confrontare con i poco più di duemila voti della loro “civica”, dovranno iniziare a valutare il da farsi. Le europee incombono e i vertici nazionali del partito vogliono impegno nei territori.
Il messaggio è chiaro, niente intese politicamente “spericolate”, ma piuttosto guardare alla propria famiglia politica di appartenenza. Anche la segreteria regionale di Davide Faraone potrebbe essere “congelata”. In città, seppur a scartamento ridotto, c’è chi vorrebbe riprendere il percorso nel partito, finito in una crisi profonda (anche di risultati).
Questa e l ennesima dimostrazione se ancora c e ne fosse di bisogno che il pd in via d istinzione e disposto a tutto e anche altro per non scomparire
Forza Lillo avanti altri 20 anni…per rilanciare la città.