Lasciano la città per qualche giorno: al ritorno, trovano casa occupata

 
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Gela. Hanno lasciato il loro alloggio di contrada Scavone per qualche giorno: al ritorno, però, era già stato occupato da un’altra famiglia.

La vicenda è stata denunciata nelle ultime ore. Senza casa, così, sono rimasti in tre: si tratta di una coppia di coniugi e della figlia, a sua volta mamma di un bambino.
L’abitazione gestita dall’Istituto autonomo case popolari era stata assegnata alla famiglia “sfrattata” qualche anno fa: adesso, però, al suo interno, ci sono altri occupanti.
Gli assegnatari, per qualche giorno, si sono recati fuori città. L’esigenza era quella di fare visita ad alcuni parenti che vivono in un’altra città. Nonostante l’abitazione fosse stata regolarmente chiusa: hanno, comunque, trovato un’altra famiglia ad attenderli.
La serratura, come capita spesso in questi casi, è stata immediatamente cambiata: di modo da non permettere l’accesso agli assegnatari. Senza un tetto, l’intero nucleo familiare si trova in forte difficoltà.
Nessuno, infatti, si sarebbe mai aspettato che un’assenza così breve avesse potuto significare la perdita dell’abitazione.
L’occupazione abusiva è stata segnalata ai funzionari dell’Istituto autonomo case popolari. Gli occupanti, però, non vogliono saperne di lasciare l’appartamento di contrada Scavone.
Una nuova lotta fra poveri sembra dover andare in scena a Scavone: in attesa, non è da escluderlo, dell’intervento delle forze dell’ordine.

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