Gela. “La mia permanenza nel Movimento cinquestelle? Ci sto riflettendo. Non vedo spazio per i giovani. Il cambio generazionale non c’è stato”. Il consigliere uscente Angelo Amato, che al primo turno ha totalizzato 350 voti nella lista a sostegno di Simone Morgana, appare piuttosto distante dalle posizioni ufficiali dei pentastellati locali, dopo le urne del 28 aprile. “Entro domani – continua – scioglierò la riserva sull’appoggio a uno dei candidati al ballottaggio e darò indicazione di voto. Recarsi alle urne è un diritto e un dovere”. Amato si conferma in controtendenza rispetto al resto della pattuglia grillina, che già con il candidato a sindaco Simone Morgana ha fatto sapere di non appoggiare né il “civico” Lucio Greco né il leghista Giuseppe Spata. Una “neutralità” confermata dai portavoce Nuccio Di Paola e Pietro Lorefice. “Sia chiaro non è una disamina che faccio da sconfitto – continua – dal punto di vista dell’attività politica è stato un fallimento. Ho avuto tutti contro. Non si sono impegnati. Non hanno voluto vincere. Magari, la vittoria non sarebbe comunque arrivata ma almeno bisognava partecipare con convinzione. Quella di Morgana, però, è un’ottima figura”.
Un’analisi dura che arriva dopo un primo turno che alla lista grillina ha portato 3.344 voti, dietro solo alle due civiche di ferro “Un’Altra Gela” e “Avanti Gela”. Allo stato attuale, solo il consigliere uscente Virginia Farruggia ha il posto assicurato all’assise civica. Per Amato si è trattato di un grave arretramento. “Sono state fatte scelte non da Movimento – conclude – fatta fuori la cordata Messinese-Ferrara se n’è instaurata un’altra che è riuscita a confermare Virginia Farruggia. Devo dire, però, che un ottimo risultato l’hanno fatto sia Antonio Cuvato che Angela Lo Bello. Hanno lavorato bene”. Dopo le tante divergenze che si sono registrate durante l’esperienza all’assise civica, Amato conferma di non sentirsi in linea con l’attuale fase politica dei pentastellati in città.
