L’agguato mortale a Failla, Greco lascia il carcere: riesame accoglie ricorso difesa

 
0
Greco scarcerato

Gela. Annullata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Angelo Bruno Greco, il cinquantatreenne che secondo i pm della Dda di Caltanissetta avrebbe preso parte all’azione di morte che trentuno anni fa costò la vita all’allora cinquantenne Giuseppe Failla. Il cadavere venne ritrovato all’interno del suo bar, nel cuore del centro storico. Greco lascia il carcere, dopo il verdetto dei giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta, ai quali si è rivolto il legale di fiducia, l’avvocato Sergio Iacona. La difesa è certa che l’indagato non abbia avuto mai alcun ruolo negli organigrammi locali delle cosche di mafia. Nel ricorso, infatti, il legale ha ricordato che Greco è sempre stato assolto da accuse di mafia e inoltre un verdetto favorevole l’ha ricevuto anche nella vicenda processuale dell’omicidio di Emanuele Rizzuto. Una linea che ha convinto i giudici nisseni. Greco sarà sottoposto al solo obbligo di dimora nel comune di Lipomo, in provincia di Como, dove da qualche tempo risiede insieme alla famiglia. I carabinieri l’hanno arrestato proprio in Lombardia.

Nell’indagine è stato coinvolto anche Cataldo Terminio, ritenuto a sua volta responsabile dell’omicidio Failla, che però rimane in carcere. Gli inquirenti hanno fatto scattare gli arresti, nonostante il tempo trascorso dall’omicidio, basandosi soprattutto sulle dichiarazioni rese da alcuni storici collaboratori di giustizia, che però la difesa di Greco ha contestato.  In base all’esito dell’indagine, l’agguato sarebbe stato ordinato dai vertici di cosa nostra per lanciare un messaggio al gruppo degli stiddari.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here