Gela. Hanno chiesto ai giudici del riesame di Caltanissetta di rivedere l’ordinanza emessa dai pm della procura nei confronti del ventisettenne Rocco Grillo e del trentatreenne Antonio Radicia, coinvolti nell’inchiesta “Smart” e attualmente detenuti. Magistrati e carabinieri hanno ricostruito una presunta rete di spaccio di droga. I due avrebbero rifornito di cocaina la movida del fine settimana. I legali, gli avvocati Davide Limoncello e Paola Turco, hanno nuovamente fornito versioni alternative. Grillo non sarebbe mai stato fermato in possesso di droga e si troverebbe detenuto solo a seguito del contenuto di alcune intercettazioni condotte dagli inquirenti. Su Radicia, invece, i legali hanno ricordato come sia già stato coinvolto in un’altra inchiesta antidroga, quella ribattezzata “Malleus”, con l’accusa di essere dietro alla rete di spaccio organizzata dal clan Rinzvillo.
Ci sarebbe quindi un presunto contrasto tra quanto sostenuto dagli inquirenti e il ruolo che sarebbe stato ricoperto dall’indagato, in quel periodo già sottoposto a misure cautelari proprio a seguito del blitz “Malleus”. I giudici emetteranno una decisione nell’arco dei prossimi giorni.