Gela. Utilizzavano i pass automobilistici destinati ai disabili senza averne i requisiti: scannerizzati e piazzati su più vetture per evitare i controlli della polizia municipale.
Centinaia di casi, però, sono stati scoperti proprio dai vigili urbani e, adesso, sono al vaglio della prefettura di Caltanissetta. Al centro dei controlli, sono finiti anche diversi professionisti e molti commercianti del centro storico che avrebbero utilizzato gli stessi pass assegnati ai familiari per le proprie automobili. L’escamotage è stato ricostruito analizzando, dettagliatamente, i numeri delle concessioni.
Gli stessi codici, infatti, sono stati rintracciati su più pass utilizzati dai componenti della stessa famiglia. I controlli si sono prolungati per diversi mesi, effettuati da un gruppo di agenti che ha battuto al setaccio buona parte dei quartieri cittadini, comprese le aree del centro storico e quelle commerciali. Solo lo scorso anno, sono stati oltre tremila i pass “sospetti” scoperti e sequestrati dagli agenti della polizia municipale.
Nella maggior parte dei casi, sono state emesse sanzioni pecuniarie direttamente ai titolari delle autorizzazioni falsificate. Un centinaio di casi, invece, è finito all’attenzione dei funzionari della prefettura. I relativi procedimenti, così, sono stati avviati allo scopo di meglio approfondire tutte le vicende.
Tra i casi più plateali, quello di un commerciante del centro storico che avrebbe duplicato lo stesso pass almeno tre volte. L’autorizzazione, infatti, con lo stesso codice, era presente su più automobili utilizzate dai suoi stessi familiari. I pass falsi sono stati scoperti dagli agenti della polizia municipale che hanno segnalato il caso ai dirigenti del comando di via Ossidiana.
Il fenomeno sarebbe decisamente diffuso, soprattutto con l’utilizzo di sistemi informatici capaci di duplicare i pass.
Immodificabili, però, sono i numeri di serie che servono da traccia proprio agli agenti per risalire ai titolari delle vere autorizzazioni.
La percentuale di pass “sospetti” è decisamente cresciuta negli ultimi mesi e, di conseguenza, anche i controlli si sono intensificati allo scopo di impedire vere e proprie forme d’abuso.