Gela. Il punto di partenza è la legge 7 del 27 marzo 2013. Quella che consente alla regione di abolire le province. Il futuro è legato all’avvio dei liberi consorzi già da fine anno, Il presente è invece costellato da mille problemi.
Ieri, il teatro comunale Eschilo di piazza Sant’Agostino ha ospitato il primo convegno regionale sulla vicenda legata alla costituzione dei liberi consorzi. A promuovere l’incontro, disertato dal governatore Rosario Crocetta ed egregiamente sostituito dall’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, è stato il comitato per lo Sviluppo dell’area gelese – unione di associazione, rappresentato da Filippo Franzone. Lo stesso comitato che da anni pone l’accento sulla necessità di una migliore rimodulazione delle province siciliane tanto riuscire a presentare l’unico disegno di legge per l’istituzione della provincia del golfo bocciato all’Ars in meno di tre minuti. Oggi, Franzone, parla della costituzione di un libero consorzio tra “Comuni dell’area centro-meridionale della Sicilia”. Un progetto che potrebbe unire 21 amministrazioni diverse provenienti dalle attuali province di Agrigento, Catania, Enna, Ragusa e Caltanissetta naturalmente. Tutte unite dalla necessità di riscattare la vocazione naturale per rilanciare le diverse economie di ciascun territorio. Il dibattito è aperto, ancora una volta sarà determinante il parere dell’Assemblea regionale siciliana. “La proposta approvata dal governo per la costituzione dei liberi consorzi – sottolinea l’assessore Valenti – prevede una popolazione media tra 150 mila e 500 mila abitanti, perché – precisa – non vogliamo creare ne consorzi troppo piccoli e neanche troppo grandi, per non disperdere le identità di particolari territori. In commissione affari istituzionali da domattina si continuerà a parlare per avere un quadro normativo ancora più completo. I sindaci saranno i responsabili dei consorzi e saranno sostenuti da un consiglio dei sindaci e del consorzio. Ciascun consorzio dovrà occuparsi di pianificazione territoriale, razionalizzazione dei programmi dell’energia, assistenza sanitaria e sociale, ma anche della materia del servizio idrico e dei rifiuti”. A moderare il convegno la giornalista Fabiola Polara, che ha stimolato l’assessore ValentI sull’eventuale consorzio di Gela. “Sono favorevole al consorzio di Gela – ha detto l’assessore regionale – perché è una delle città più antiche della regione che deve riprendere il ruolo di realtà cardine. Lo sviluppo industriale. Dobbiamo avviare un risanamento ambientale e urbano. Ci sono finanziamenti che stanno partendo subito e Gela deve essere molto attiva ad intercettarli per creare nuovo sviluppo. Si potrebbe pensare alla ripresa agroalimentare e al rilancio della meravigliosa costa. Appartenere ad un’altra provincia ha messo la vocazione gelese in secondo piano”.