Gela. Le proteste si ripercuotono sull’operato della raffineria. La stabilimento di Gela conferma che con i blocchi davanti ai cancelli si riesce faticosamente ad essere operativi.
“Malgrado l’attaccamento al lavoro dei dipendenti della raffineria – dice Bernardo Casa – amministratore delegato dell’azienda – Non si è in grado di garantire la piena operatività degli impianti. Se la manifestazione dovesse prolungarsi, ci sarà l’esigenza di far accedere in stabilimento anche squadre di manuntenzione di ditte esterne, mezzi per l’approvvigionamento di chemicals e per l’uscita dei rifiuti”.
Questa paralisi ha imposto l’adozione di azioni gestionali straordinarie, quale l’anticipo di cambio turno nonché il prolungamento di turni già in corso.
“Nel caso la situazione dovesse perdurare – conclude – dovremo attuare modalità operative per disporre la fermata generale degli impianti di stabilimento con tutte le conseguenze anche in termini ambientali”.
