Gela. La Radioterapia ad aprile ospiterà i primi pazienti. Gli operai a fine mese smonteranno il cantiere di lavoro per lasciare la struttura al personale medico per il collaudo che precederà l’avvio delle attività.
Il direttore della struttura è Giovanni Cartia, a sua disposizione avrà un organico di tutto rispetto composto da: tre medici, due fisici, sei tecnici e gli infermieri.
“Il personale è stato assunto e da qualche settimana opera a San Cataldo – assicura Cartia – per completare un periodo di formazione prima del definitivo inserimento presso la Radioterapia di piazza Trieste”.
In verità l’organico non è ancora completo, mancano due dei sei tecnici e uno dei due fisici non ha ancora firmato l’incarico.
“Il prossimo mese saranno proprio i due fisici a avviare i macchinari – prosegue il direttore della struttura, Cartia – Dovranno caratterizzare i due acceleratori lineari. Se tutto andrà secondo i piani ad aprile la Radioterapia sarà una realtà”.
Nella mattinata di ieri il manager Paolo Salvatore Cantaro, in partenza verso l’ospedale Cannizzaro di Catania, ha effettuato un sopralluogo alla struttura di cura e prevenzione delle patologie oncologiche. “La Radioterapia sarà intitolata a Crocifisso Moscato – dice il commissario straordinario dell’Asp nissena – Il vero responsabile dell’avvio dell’iter di realizzazione della radioterapia a Gela.
Sono in fase di completamento le opere di arredo urbano, come il verde e la collocazione delle panche esterne. Le apparecchiature sono state montate e attendono solo di essere collaudate.
Con la supervisione di Nuccio Mulè presto sarà realizzato anche una copia del portale neo fascista demolito insieme all’ex ospizio marino i cui stili sono caratterizzanti nella nuova struttura che ospita la Radioterapia”.
All’incontro era presente anche il sindaco Angelo Fasulo e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, oltre al direttore del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” Luciano Fiorella che ha parlato di indipendenza della Radioterapia scongiurando ogni illazioni su possibili accorpamenti con l’analoga struttura di San Cataldo.
“L’inaugurazione della Radioterapia segna il completamento dell’offerta ospedaliera per i malati oncologici – conclude Cantaro – iniziata con l’avvio dello screening l’Hospice, la Brest-unit e l’Oncologia medica”.