Caltanissetta. I conti dell’ente provinciale segnano un profondissimo rosso. Dopo la scelta, assunta dalla nuova giunta regionale, di rimodulare l’intera organizzazione
delle nove province: il neo commissario straordinario Raffaele Sirico e la segretaria generale Antonina Liotta hanno apposto le loro firme su un provvedimento che taglia le spese ritenute oramai impossibili da sostenere.
Quindi, telefoni cellulari solo ai dirigenti, carburante per le auto di servizio da razionare, stop ai buoni pasto, riduzione del fondo pagamenti destinato ai responsabili dei vari settori.
La scure non risparmia quasi nessuno. Il motivo è più che semplice da intuire: ministeri e regione hanno drasticamente ridotto la quota dei trasferimenti spettanti alle casse dell’ente provinciale.
Quest’anno, stando alla verifica effettuata dai tecnici, il taglio imposto da Roma supera i cinque milioni di euro. Da Palermo, invece, salvo modifiche, dovrebbero arrivare poco più di due milioni di euro.
Così, è scattata l’allerta tra gli uffici attualmente coordinati dal commissario Sirico e dalla segretaria Liotta. Nel provvedimento appena varato, si impone la necessaria chiusura della sede distaccata di Mazzarino, troppo onerose, per il momento, le bollette legate alle utenze essenziali.
Ridimensionamenti in vista, inoltre, per l’istituto musicale e il consorzio universitario. Con le casse semivuote diventa difficile garantire gli impegni assunti. Stop, inoltre, al servizio di vigilanza venatoria e a quello dei buoni pasto destinati ai dipendenti. Un meno venticinque percento è già stato messo in conto per il fondo pagamenti relativo ai dirigenti dell’ente.
Il vero neo, come certificato recentemente dai giudici della Corte dei conti, infatti, si chiama spese per il personale che, solo due anni fa, assorbiva oltre il cinquantotto percento di tutte le risorse disponibili in cassa. Non a caso, due settimane fa, si è insediato un ispettore incaricato dai vertici dell’assessorato regionale alle autonomie locali.
Compito della dottoressa Daniela Leonelli sarà quello di analizzare per intero i dati economici certificati dai tecnici dell’ente e, alla fine, riferire direttamente agli uffici dell’assessorato palermitano.
Di certo, i tagli decisi da ministero e regione hanno completamente rivoluzionato i piani del commissariato e della segretaria generale. A pagarne il prezzo più salato dovrebbero essere, insieme ad altre voci di bilancio, quelle legate agli stessi servizi essenziali. Senza un aggiustamento del tiro negli uffici della regione, difficilmente si potrà tentare la pista dell’equilibrio di bilancio.