Faraci scrive a Greco, “mia vicenda strumentalizzata rimetto nelle tue mani la designazione ad assessore”

 
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L'imprenditore Faraci ha rimesso la sua designazione ad assessore nelle mani di Greco

Gela. “Una deprecabile strumentalizzazione”, così l’imprenditore Vito Faraci definisce la vicenda che lo ha coinvolto. Nelle ultime ore ha scritto una missiva ufficiale all’avvocato Lucio Greco. Il candidato “civico” l’ha scelto nella cinquina assessoriale. L’imprenditore però è attualmente sottoposto ad un procedimento penale, con l’accusa di aver occupato circa trenta metri di suolo pubblico senza autorizzazione. Un’infrazione che potenzialmente lo porrebbe in contrasto con il Comune, tanto da aver fatto sollevare il dubbio dell’incompatibilità con la carica di assessore. “Si tratta di una presunta, cioè tutt’altro che certa, occupazione di una striscia di appena venti metri di suolo comunale – precisa – che l’impresa da me incaricata di realizzare un edificio commerciale di mia proprietà avrebbe invaso in prossimità del confine”. Per Faraci, da un punto di vista strettamente tecnico, la presunta infrazione sarebbe già stata sanata. Allo stesso tempo, però, non vuole mettere in difficoltà Greco e anche per questo ha rimesso nelle sue mani la nomina ad assessore. “La cosa che più mi dispiace – prosegue nella missiva – è che questa vicenda viene utilizzata, strumentalmente ed in perfetta malafede, per creare proprio a te difficoltà e problemi e così per oscurare la proposta politica e amministrativa che stai coraggiosamente ed efficacemente rivolgendo alla città”.

“Non ho mai avuto aspirazioni politiche nè ne ho tutt’ora, la mia attività imprenditoriale, peraltro, richiede una dedizione assidua e, così costituirebbe veramente un enorme sacrificio aggiungere altri gravosi impegni”.

“Questa pendenza, per come mi viene assicurato, non costituisce incompatibilità di sorta a ricoprire la carica di assessore per ragioni giuridiche.  Non posso consentire che la mia persona costituisca occasione per speculazioni e attacchi alla tua persona e alla tua candidatura a sindaco ad opera di qualche noto saltimbanco della politica – continua rivolgendosi al candidato “civico” – nel ringraziarti per la fiducia che hai riposto in me, rimetto completamente nelle tue mani e alla tua completa discrezione la designazione assessoriale che, al di là di ogni diversa previsione di legge, potrai revocare in qualsiasi momento”. Faraci, quindi, è pronto eventualmente a mettersi da parte. Se Greco decidesse di non confermarlo, allora un posto da assessore rimarrebbe scoperto nella coalizione. Insieme all’imprenditore, sono stati indicati l’avvocato Antonio Gagliano, il docente universitario Roberto Tufano, il medico Rosario Caci e l’ex consigliere comunale Terenziano Di Stefano. Faraci, però, ha tenuto a trasmettere il suo certificato del casellario giudiziale, che risulta nullo.

Il certificato del casellario giudiziale trasmesso da Faraci

 

 

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