Gela. Non c’è un obbligo di legge, almeno in Sicilia, ma rendere pubblici i certificati penali, sia dei candidati a sindaco sia di quelli al consiglio comunale, sarebbe una scelta a tutela dell’elettore che il 28 aprile si recherà alle urne. L’invito, partito da questa testata, è rivolto a tutti. Il “civico” Lucio Greco, che a breve dovrebbe sciogliere il nodo della possibile incompatibilità dell’assessore designato Vito Faraci, è stato il primo a rispondere all’invito. Ha dichiarato pubblicamente di non avere carichi penali né pendenze in corso. “E’ importante che lo facciano tutti, sarebbe più logico – spiega – i candidati a sindaco dovrebbero avere una specchiata moralità, senza avere pendenze, indagini in corso o rinvii a giudizio”. Il grillino Simone Morgana conferma la scelta del Movimento cinque stelle. “I curriculum vitae e i certificati del casellario e dei carichi pendenti li abbiamo già trasmessi al Movimento nazionale – dice – e questo vale sia per me che per i candidati nella lista. Inoltre, li caricheremo su un’apposita sezione del sito Gela cinquestelle”.
Non lo chiama direttamente in causa, ma il leghista Giuseppe Spata sembra rivolgersi direttamente al rivale Greco. “Matteo Salvini per rilasciarci la delega all’uso del simbolo – dice – ha preteso non solo il certificato del casellario generale e quello dei carichi pendenti ma anche un’altra attestazione che riguarda eventuali procedimenti in corso non indicati negli altri certificati. Li abbiamo già trasmessi e non abbiamo interesse a sbandierarlo. Allo stesso obbligo sono sottoposti sia l’Udc sia Fratelli d’Italia. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno”. L’imprenditore Maurizio Melfa, invece, sembra intenzionato a non rendere pubblico il certificato penale. Non ha nascosto di essere attualmente davanti al gup del tribunale per rispondere alle accuse scaturite da un’indagine su presunte irregolarità in sponsorizzazioni sportive. Fatture che sarebbero state emesse rispetto ad operazioni che gli inquirenti ritengono inesistenti. Anche di recente ha spiegato però di essere fiducioso e di aver operato sempre nella massima regolarità. Riteniamo comunque che tutti i candidati a sindaco, i loro assessori e gli aspiranti all’assise civica dovrebbero rendere pubblici i certificati penali.