Gela. In primo grado, aveva subito una pesante condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione. Salvatore Raniolo era accusato di aver violato la misura della sorveglianza speciale che gli era stata imposta. Venne trovato fuori dall’abitazione a notte fonda. Quel verdetto è stato impugnato dal legale di difesa, l’avvocato Davide Limoncello. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta l’hanno annullato. La condanna, come spiegato dalla difesa, gli venne imposta ma Raniolo non ebbe la possibilità partecipare all’udienza, perché non fu trasferito, come invece era stato chiesto. Sarebbe stato violato il suo diritto di difesa.
Un passaggio diventato fondamentale nell’appello presentato dal legale che lo rappresenta e che ha indotto i giudici di secondo grado ad annullare la condanna. Gli atti ritorneranno ai magistrati del tribunale di Gela e il procedimento dovrà iniziare da zero.