Gela. “Il sindaco ha il dovere d’indicare, chiaramente, quale destino avranno i circa 32 milioni d’euro di compensazioni che il gruppo Eni dovrebbe versare per il territorio. E’ un dovere soprattutto politico”.
“No a piazze e piazzette!”. Il consigliere comunale dell’Udc Guido Siragusa non sembra gradire l’eccessiva melina che sta caratterizzando l’intera vicenda successiva alla firma del protocollo d’intesa sugli investimenti Eni in città. “Non sono assolutamente d’accordo con la soluzione di destinare quest’importante fondo alla costruzione di piazze o piazzette – continua – la città deve diventare un polo metalmeccanico e, soprattutto, un centro essenziale di ricerca d’idrocarburi e gas. Ma come può pensare ad un simile passo quando manca uno yard industriale? Se le cose non dovessero andare nella direzione dello sviluppo infrastrutturale, nessun’azienda locale potrà mai partecipare al circuito della costruzione della piattaforma Prezioso K o a quello di altre strutture dello stesso tipo. Il sindaco spieghi pubblicamente la sua posizione. C’è necessità immediata di fatti”.
L’Udc vuole chiarezza. L’Udc, insomma, appare poco convinto dalle ultime mosse dell’alleato. “Ma per capire cosa si voglia fare dei 32 milioni di euro di compensazioni o di quale futuro industriale attenda la città – conclude Siragusa – c’era veramente bisogno di un convegno pubblico sull’impronta di altri già organizzati in passato? Spero, comunque, che da questa manifestazione possa uscire una proposta chiara dell’amministrazione sull’uso dei 32 milioni”. Il riferimento del consigliere è al meeting del Mediterraneo organizzato per dialogare direttamente con i vertici locali di Eni. L’Udc, da tempo, spinge per lo yard industriale che è rimasto, almeno fino ad oggi, solo tra le pagine di un possibile manuale degli investimenti.